Ciò che si vede:
IL MINISTRO:
i ministri della Riconciliazione e Confessione sono il vescovo e il sacerdote, essi rappresentano Cristo che perdona e cancella i peccati dei suoi fedeli.
IL SEGNO:
il segno di questo sacramento è costituito dagli atti del penitente: l’esame di coscienza con il relativo pentimento, cioè il dolore per i peccati commessi; la confessione, che è
la manifestazione dei peccati fatta davanti al ministro, la penitenza o soddisfazione, cioè la riparazione per i peccati commessi.
LA PAROLA:
Il ministro al termine del sacramento pronuncia la formula assolutoria che si conclude con le seguenti parole: “ …e io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo”.
Ciò che opera:
La Riconciliazione guarisce la ferita del peccato e rimette il battezzato nella vita di grazia e in comunione con Gesù. Questo sacramento è l’incontro con Gesù che risana le ferite dell’anima (quando si fa un peccato poi non si è felici), e attraverso le parole del ministro, indica la strada del ritorno al Padre. Pertanto occorre confessare sia i peccati mortali (in materia grave, con piena avvertenza e deliberato consenso) sia i peccati veniali, una lieve mancanza in materia non grave ma che alla lunga allontanano dal cammino verso Dio.